martedì 17 maggio 2016

Recensione: "Sette minuti dopo la mezzanotte" di Patrick Ness


Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Connor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Connor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla... No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Connor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.















LA MIA RECENSIONE:



Recensire questo libro è una cosa veramente difficile. L'argomento mi ha riguardato molto da vicino e quindi, durante la storia, ho fatto miei gli stati d'animo di Connor, nel bene e nel male. Vi posso garantire che, quando questo succede, è difficile persino riuscire a terminare la lettura, quindi mi perdonerete se in questa recensione sarò meno oggettivo del solito.

Conor ha 13 anni e ogni notte si sveglia di soprassalto per un incubo ricorrente. Poi, all'ennesima nottata in bianco, un mostro si presenta alla finestra della sua camera. Esattamente sette minuti dopo la mezzanotte. Un orario sicuramente da mostri, non c'è che dire. Ma i mostri, si sa, sono solo roba da bambini ed è stupido averne paura. Eppure questo non è il mostro che Conor si aspettava. Lui si aspettava quello dell'orribile incubo che viene a trovarlo ogni sera da quando sua madre ha iniziato le terapie per combattere la malattia terminale che la sta lentamente consumando. Conor si aspettava la misteriosa entità fatta di tenebre minacciose, orrore, vortici di nebbia e urla... E' questo il mostro di cui Conor ha veramente paura. 
Ma questo mostro invece è un po' diverso... E' un mostro speciale, diverso da quelli che si incontrano negli incubi. Ha le sembianze di un vecchio tasso, antico e selvaggio e forse lui potrà aiutare Conor a liberarsi dal "suo" mostro... Il mostro tornerà a trovarlo ogni notte e gli narrerà tre racconti magici e inquietanti. Ma vuole che anche Conor gli racconti una storia. E non una qualsiasi, ma quella più pericolosa e difficile di tutte. La verità.

Nella nota a inizio libro l’autore invita i lettori a considerare il libro come una sorta di staffetta: “[…] E adesso è tempo che il testimone passi nelle vostre mani. Quale che sia l’inizio della corsa, le storie non si concludono mai con gli scrittori. Ecco quel che io e Siobhan abbiamo prodotto. Adesso andate. Correte, portatelo con voi. Sconvolgete tutto.” Così ho fatto. E sono rimasto sconvolto.

"Sette minuti dopo la mezzanotte" non è soltanto un libro, è un insegnamento di vita. Questo non significa che ti libererà della sofferenza, ma significa che ti aiuterà ad affrontarla, ad accettarla.

In questo racconto c'è solitudine, voglia di combattere,  voglia di non arrendersi nemmeno di fronte all'evidenza, rabbia, disperazione. É un libro che vi strazierà il cuore, ve lo farà a pezzi e qualche ora dopo che l'avrete terminato starete ancora cercando di ricomporre i pezzi. A quel punto capirete che siete cambiati, che il libro vi ha cambiati, forse per sempre.

A differenza di quello che pensano in molti, questa non è minimamente una lettura per bambini, anzi mi sento in dovere di sconsigliarla. Sette minuti dopo la mezzanotte è un libro dove ogni pagina è intrisa di dolore, un dolore che ti marchia a fuoco l'anima, un dolore che, se non sei capace di controllarlo,  ti  divora da dentro.

Sette minuti dopo la mezzanotte è un libro formativo, che ci aiuta ad affrontare meglio le difficoltà che la vita ci mette davanti ogni giorno, un libro di morte e di vita, un libro dove luce e ombra si fondono, dove bene e male sono la stessa cosa. Questo libro vi trasporterà nei meandri oscuri della vostra anima, portandovi in un luogo fatto solo di tenebra, perciò portate sempre una luce nel cuore.





martedì 10 maggio 2016

Recensione: "Due verticale" di Jeff Bartsch

Stanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che condividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l’enigmistica: inventare cruciverba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare.

La vita li separa, ma non c’è niente come la lontananza per far emergere la verità. Col tempo, Stanley si rende conto che la sua vita è piena di caselle bianche che possono essere riempite solo da Vera. Decide allora di riconquistarla, usando l'unico linguaggio che conosce: semina i suoi cruciverba d'indizi comprensibili soltanto a lei, sperando che, prima o poi e ovunque lei sia, la sua dichiarazione d’amore giunga a destinazione…






LA MIA RECENSIONE:


Con un sorriso e una lacrima, con eleganza e originalità, Due verticale ci rivela che è sempre possibile trovare la strada verso la felicità, se si è disposti a risolvere quell’affascinante enigma che è l’amore. E che non bisogna essere «solutori più che abili» per riuscirci, perché la chiave è alla portata di tutti: basta ascoltare la voce del cuore.

Dovete sapere che fin da piccolo i cruciverba mi hanno sempre appassionato e trovarmi davanti un libro del genere ha destato subito il mio interesse. La storia poi mi sembrava fresca, leggera, molto adatta a questo periodo di primo caldo a cavallo tra l'università e la spiaggia.

La storia comincia con i due protagonisti che si incontrano per la prima volta ad un campionato di ortografia, arrivando entrambi primi. Da questo momento in poi i due protagonisti cominciano a vedersi saltuariamente e la storia si divide prima per presentare la vita di Stanley, poi per presentare quella di Vera. Ci vengono descritti due adolescenti che vogliono realizzare i propri sogni, ma le cui ali vengono tappate dalle rispettive madri. Da qui l'idea folle di sposarsi "per finta", vendere i regali di nozze e pagarsi entrambi il biglietto per la proprio libertà, andando ognuno per la sua strada.
A Stanley però questa libertà non basta per riempire le caselle bianche della sua vita: c'è bisogno di Vera. Deciderà di provare a riconquistarla con un linguaggio comprensibile solo a lei: quello dei cruciverba.

Devo dire che sono partito con buone aspettative nei confronti di questo libro, ma  dal punto di vista della narrazione, Jeff Bartsch, procede in modo molto incostante, a volte diventando lentissimo e a volte facendo dei salti enormi. Questa cosa non l'ho amata per niente.  Per quanto riguarda la storia in se, non è riuscita a trasmettermi molto. Non so identificare un motivo ben preciso per cui sia avvenuto ciò, so soltanto che non sono riuscito ad immedesimarmi nei personaggi. Il libro scorre, per carità,  però mi sarei aspettato che il cuore battesse più forte anziché rallentare.










lunedì 2 maggio 2016

Recensione di "Il nome del vento- Le cronache dell'assasino del Re" di Patrick Rothfuss


La Pietra Miliare, una locanda come tante, nasconde un incredibile segreto. L'uomo che la gestisce, Kote, non è davvero il mite individuo che i suoi avventori conoscono. Sotto le sue umili spoglie si cela Kvothe, l'eroe che ha fatto nascere centinaia di leggende. Il locandiere ha attirato su di sé l'attenzione di uno storico, che dopo un lungo viaggio non privo di pericoli e avventure riesce a raggiungerlo e convincerlo a narrare la sua vera storia. Il nostro eroe muove i suoi primi passi a bordo dei carri degli Edema Ruh, un popolo di attori, musicisti e saltimbanchi itineranti che, nonostante le malevole credenze popolari, si rifanno a ideali nobili e tengono in gran conto arte e cultura. Kvothe riceve i primi insegnamenti dall'arcanista Abenthy, e viene poi ammesso all'Accademia, culla del sapere e della conoscenza. Qui egli apprenderà diverse discipline, stringerà salde amicizie e sentirà i primi palpiti dell'amore, ma dovrà anche fare i conti con l'ostilità di alcuni maestri, l'invidia di altri studenti e l'assoluta povertà; vivrà esperienze rischiose e incredibili che lo aiuteranno a maturare e lo porteranno a diventare il potentissimo mago, l'abile ladro, il maestro di musica e lo spietato assassino di cui parlano le leggende.




LA MIA RECENSIONE:


Comincerò questa recensione con due raccomandazioni: non fidatevi e non arrendetevi.
Non fidatevi della copertina orribile, mai come per questo libro "l'abito non fa il monaco".
Non fidatevi della trama, perché dietro questo libro c'è veramente tanto di più.
Non arrendetevi quando non troverete questo volume tra gli scaffali, perché questo volume bisogna volerlo con tutte le proprie forze e nel 90% dei casi ordinarlo online.
Non arrendetevi quando nelle prime 50 pagine la storia non sarà ancora decollata, perché Rothfuss vi sta solamente preparando per cosa avverrà dopo e posso garantirvi che ne sarà valsa la pena.

Il romanzo si apre  con un'introduzione scritta in terza persona, dove veniamo introdotti ai due personaggi: il taverniere Kote e il suo aiutante Bast. All'inizio posso garantirvi che sembrano tutto fuorché straordinari, ma dopo alcune pagine Kote salva la vita ad un Cronista che era stato attaccato dai demoni e qui vi è la svolta. Il cronista riconosce  Kote per quello che realmente è, ossia il leggendario Kvothe di cui parlano tutte le leggende e lo supplica di raccontargli la sua storia.Kvothe acconsente e gli concede tre giorni durante i quali racconterà gli eventi della sua vita dal suo punto di vista. Il primo romanzo della trilogia è il giorno uno del racconto di Kvothe e copre la parte della sua infanzia e prima adolescenza. 


Il racconto inizia con dei flashback della sua infanzia come membro di un gruppo itinerante di attori (gli Edema Ruh), maghi e musicisti. Si narra di quando diventato orfano e solo, si trova costretto ad affrontare i pericoli della strada e di come la sua vita venga sconvolta da una tragedia che gli segnerà l’anima in modo irreversibile. Nell’ovattato dolore autoimposto alla sua mente, Kvothe, poco più che bambino, imparerà a combattere, a sopravvivere ed arrangiarsi per non soccombere. E quando deciderà di far riaffiorare i ricordi tenuti sopiti per tanti anni, la sorda sofferenza verrà sostituita con un sentimento più bruciante: la rabbia e la ferma volontà di vendicarsi, uccidendo così chi gli ha portato via la sua infanzia.

Cosa troverete nella storia quindi??



Ho sottratto principesse a re dormienti nei tumuli.

Ho ridotto in cenere la città di Trebon.

Ho passato la notte con Felurian e me ne sono andato sia con la vita, sia con la sanità mentale.

Sono stato espulso dall’Accademia a un’età inferiore a quella in cui la maggior parte della gente viene ammessa.
Ho percorso alla luce della luna sentieri di cui altri temono di parlare durante il giorno.
Ho parlato a dèi, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli.
Potresti aver sentito parlare di me.”


Se avete amato la saga di Harry Potter, sicuramente questo è il libro che fa per voi, perché ne riprende moltissimi elementi: primo fra tutti il racconto della vita all'interno dell'accademia e la presenza del Draco di turno pronto a mettergli i bastoni tra le ruote.

In questo libro c'è anche spazio per l'amore, che purtroppo è la cosa che ho apprezzato meno, perché l'ho visto solamente come un' interruzione della storia principale. Forse l'autore voleva in un certo modo umanizzare di più Kvothe, non rendendolo immune ad una forza tanto dirompente.

Questo primo libro ci lascia con moltissime (fantastiche) domande in sospeso e proprio per questo, non appena finirò di scrivere questa recensione, mi catapulterò in libreria per prendere il secondo libro: "La paura del saggio". 

Spero di aver acceso in voi un minimo di curiosità e che corriate ad acquistarlo, ne vale davvero la pena, credetemi. Non lasciatevi spaventare dalle mole perché lo stile di scrittura di Rothfuss è davvero fantastico e volerete tra le pagine, anzi, per dirla nel modo del libro,  sarà il nome del vento a portarvi lontano.









martedì 26 aprile 2016

Recensione: "the program" di Susanne Young

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.

NUMERO PAGINE: 400
EDITORE: Dea
PREZZO: 14,90 €




LA MIA RECENSIONE:

Sto scrivendo questa recensione a caldo, 5 minuti dopo aver terminato la lettura. Quello che posso dirvi è che sono dominato da sentimenti e giudizi contrastanti. Non vi nascondo che dopo la prima parte (il libro è diviso in 3) stavo per chiudere tutto perché avevo la sensazione che l'argomento della depressione si stesse trattando con troppa leggerezza, quasi come fosse una bambinata. Quello che non mi è piaciuto è stato il fatto che nel libro non è spiegato come questa faccenda dei suicidi possa essere considerata una malattia e anzi, leggendo il libro sembra proprio che sia "il Programma" a indurre i giovani a togliersi la vita, quindi di rimando non si capisce come possa essersi venuta a creare questa sorta di associazione.

Tuttavia, passata questa prima parte, il libro decolla e riesce a rendere il lettore avido di conoscere come finirà il tutto, ma ahimè questo libro fa parte di una duologia, quindi dovrete attendere l'uscita del seguito per conoscere le sorti di James e Sloane. Come vi dicevo, dalla seconda parte  gli eventi prenderanno il sopravvento e verrete travolti da una serie di accadimenti che vi faranno rimanere senza fiato e vi ritroverete anche voi attaccati all'ultimo ricordo di Sloane, sperando che non riescano a strapparglielo.


Se dovessi trovare uno slogan per questo libro, sicuramente sarebbe "Omnia vincit Amor" in quanto l'autrice scava nel profondo dell'animo umano facendoci capire che ci sono cose che non possono essere tolte, cose per cui vale la pena lottare a costo della vita. L'amore tra i due protagonisti è qualcosa di forte, di impetuoso, qualcosa che riesce a far accelerare i loro cuori anche quando sembrano di non conoscersi.

E' un libro che consiglio a tutte le persone romantiche, a tutte quelle persone che sono disposte a lottare per amore , tutte quelle persone che sanno sacrificarsi per l'altro. 

Se non siete tra questi, probabilmente non è la lettura che fa per voi!!



lunedì 18 aprile 2016

Recensione: "Il gioco proibito" di Lisa Jane Smith

Jenny Thornton entra in un negozio che vende giochi in scatola molto particolari. Dietro al bancone, un ragazzo ancora piu strano, con i capelli bianchi come il ghiaccio, gli occhi di un blu elettrico, e uno sguardo che promette avventura e pericolo. Si chiama Julian, e per Jenny ha in serbo un gioco unico. Sulla scatola c'è un avvertimento che mette i brividi: «Entrare nel Mondo delle Ombre può essere fatale». Jenny è curiosa, e poi Tom, il suo ragazzo, sta per compiere gli anni: potrebbe essere il passatempo perfetto per una piccola festa tra amici. Le regole sono molto semplici: ogni partecipante deve scrivere qual è la sua piu grande paura e disegnare con dei pennarelli una grande casa vittoriana, il regno dell'Uomo delle Ombre. Ma il gioco si trasforma in realtà, e la casa diventa vera. A ogni camera viene associato un incubo e nelle stanze prendono forma le paure piu oscure dei ragazzi, che si ritrovano a vagare per i suoi tortuosi corridoi, fino a precipitare nell'inferno che ribolle nelle loro menti. La partita è iniziata, e la posta in palio è la vita di Jenny.





LA MIA RECENSIONE:

Questo libro è il primo di una trilogia. Non ne avevo mai sentito parlare, eppure quando lo vidi in libreria attirò subito la mia attenzione. L'immagine non gli rende sicuramente giustizia, in realtà ha una copertina bellissima ed il dorso delle pagine è totalmente nero, per non parlare del fatto che è stato scritto dall'autrice del diario del vampiro, Lisa Jane Smith.

La storia ruota attorno a un gruppo di ragazzi che, durante la festa di uno di loro, cominciano un gioco da tavolo acquistato da Jenny, fidanzata storica del festeggiato Tom. Jenny ha comprato questo gioco nel negozio di un ragazzo bellissimo ed enigmatico dagli occhi blu e dai capelli bianchi, di nome Julian.Il gioco consiste in una casa in stile vittoriano dove i ragazzi dovranno muovere delle bambole che hanno le loro sembianze. Peccato che verranno letteralmente risucchiati all'interno del gioco e  dovranno fare di tutto per sopravvivere alle proprie paure e cercare di scappare dall'uomo ombra (Julian) che si è invaghito di Jenny dopo averla vista quando era solo una bambina.

Vi ricorda un po' Jumanji vero? Ecco, non c'entra nulla.
 I personaggi non sono minimamente caratterizzati, vengono buttati li, in questo minestrone di roba che non si capisce bene dove voglia andare a parare. L'unico personaggio descritto a fondo è il cattivo di turno, per gli altri ci sono solo briciole sparse qua e là. Tutti gli avvenimenti vengono descritti in modo rapidissimo e vi sono delle ripetizioni inutili al solo fine di allungare il brodo. Jenny è la solita ragazza che troviamo in questo genere di libri, dall'animo buono, che ama il suo ragazzo da moltissimi anni e poi si fa irretire dal primo demone dagli occhi blu che passa, salvo poi tornare dalla vecchia fiamma.

Vogliamo poi parlare degli incubi dei ragazzi?? Essere rapiti dagli alieni o essere trasformati in una pianta?? Se la Smith avesse scelto come incubo peggiore quello di riordinare il cassetto della biancheria, sarebbe stata molto più credibile a mio avviso. Questo  libro è stato una totale delusione e non comprerei i seguenti nemmeno sotto tortura. Peccato, perché l'idea di fondo sarebbe stata veramente buona se ben sviluppata. Libro da non consigliare nemmeno al proprio nemico.





mercoledì 13 aprile 2016

Segnalazione: "Due verticale" di Jeff Bartsch


Buongiorno carissimi lettori, oggi sono qui per segnalarvi un libro che uscirà domani, si tratta di "Due verticale" di Jeff Bartsch. 
A me la trama ha incuriosito molto e credo che domani andrò di corsa a comprarlo, voi che ne pensate?

Titolo: Due Verticale
Autore: Jeff Bartsch
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 14 Aprile 2016
Pagine: 324

Costo: 16,60

Stanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che condividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l’enigmistica: inventare cruciverba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare.
La vita li separa, ma non c’è niente come la lontananza per far emergere la verità. Col tempo, Stanley si rende conto che la sua vita è piena di caselle bianche che possono essere riempite solo da Vera. Decide allora di riconquistarla, usando l'unico linguaggio che conosce: semina i suoi cruciverba d'indizi comprensibili soltanto a lei, sperando che, prima o poi e ovunque lei sia, la sua dichiarazione d’amore giunga a destinazione…

Con un sorriso e una lacrima, con eleganza e originalità, Due verticale ci rivela che è sempre possibile trovare la strada verso la felicità, se si è disposti a risolvere quell’affascinante enigma che è l’amore. E che non bisogna essere «solutori più che abili» per riuscirci, perché la chiave è alla portata di tutti: basta ascoltare la voce del cuore.

lunedì 11 aprile 2016

Recensione: "Central Park" di Guillaume Musso

New York. Otto del mattino.
Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park.
Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice?
Perché dalla sua pistola manca un proiettile?
Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite. Un thriller magistrale - oltre un milione di copie vendute in Francia - che conquista il lettore sin dalla prima scena e lo avvolge in una spirale implacabile.

NUMERO PAGINE: 304
EDITORE: Bompiani
PREZZO: 18,00 €
VOTO: 9/10


LA MIA RECENSIONE:



A volte, nelle mie giornate da lettore compulsivo, sento il bisogno di staccarmi un po' dal genere fantasy e quando questo avviene, la mia scelta ricade quasi sempre sui thriller. Il problema è che, ad oggi, trovare un thriller degno di questo nome, è diventato un qualcosa di veramente complicato. Questo libro invece ha fatto centro. Dover spiegare le motivazioni non è un'impresa semplice perché qualunque cosa io possa dire è riduttiva. Potrei recensirlo al contrario, elencandovi i motivi per cui non dovreste leggerlo, ma resterebbe un post vuoto

La storia comincia con questi due sconosciuti, ammanettati tra loro senza che abbiano la minima idea di cosa ci facciano a Central Park e il dover indagare in qualche modo ognuno sulla vita dell'altro per scoprire il filo rosso che li lega.
La cosa bella è che niente è come sembra, quindi non farete in tempo a farvi un'idea che subito verrà scardinata da un colpo di scena, sarà tutto al cardiopalmo fino all'epilogo, epilogo che ad alcuni è piaciuto e ad altri meno. Io l'ho adorato. Il finale è stato spiazzante perché, per come si sono svolti gli avvenimenti, nulla lasciava presagire una cosa simile. Sono convinto che alcuni di voi verseranno anche qualche lacrimuccia. Durante la narrazione vi troverete di fronte a continui flashback e a rivelazioni sconvolgenti che andranno ad intaccare i fantasmi della memoria. Mano a mano questi flashback scioglieranno i nodi della storia facendovi riconsiderare totalmente tutti gli eventi successi in precedenza e questo vi ridurrà ad avere zero certezze.


Immaginate questo libro come una lunga apnea, dove l'unico momento per prendere fiato è prima di cominciare. Nel momento in cui comincerete sarà un susseguirsi di colpi di scena, di cose che non immaginereste nemmeno lontanamente e la vostra esclamazione ricorrente durante la lettura sarà"COSAAAAAAAAAAAAAA? Non è possibile". Provate ad immaginare 300 pagine con questo ritmo, provate a immaginare un climax della vicenda, ma non un normale climax, ma piuttosto un climax che parte da un livello già altissimo per arrivare poi ad un livello stratosferico, provate ad immaginare la narrazione come un 
martello che batte incessantemente. Bene, quando avrete compreso queste cose avrete chiaro solo metà della bellezza di questo libro, il resto lo faranno i due personaggi coinvolti nella vicenda, Alice e Gabriel. Vi prenderanno per mano, vi porteranno lontano e senza preavviso vi riporteranno indietro e alla fine non ricorderete più da dove siete partiti, ma avrete la certezza di dove vorrete andare. 






giovedì 7 aprile 2016

Recensione: "la moglie del califfo" di Reneè Ahdieh

Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.

Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.





LA MIA RECENSIONE:

Mio Dio cosa è stato questo libro. Su consiglio di una persona fidata lo presi a scatola chiusa, senza sapere cosa aspettarmi, ma dopo poche pagine tutto è diventato chiaro: non l'avrei più abbandonato e l'avrei amato alla follia.
Renée Ahdieh con questo libro riesce a creare un non confine tra amore e odio, tra giusto e sbagliato, tra ciò che deve essere fatto e ciò che si desidera. Appena si comincia a leggere si viene completamente travolti da atmosfera da Mille e una notte, si riescono a percepire odori, a sentire il caldo del deserto, a vedere un palazzo enorme con stanze gigantesche piene di ogni ricchezza.
Non è solo questo però, è anche il libro dei sentimenti, della voglia di lottare contro il destino, del coraggio di affrontare scelte difficile a qualunque costo.
I personaggi vengono descritti talmente bene e talmente minuziosamente che perderete molto spesso la cognizione tra quali siano personaggi principali e quali secondari ed ognuno di loro  vi entrerà nel cuore perché ognuno di loro vive all'insegna del coraggio e del sacrificio.
Il libro ruota attorno all'amore tra Shahrzad e Khalid e a come questo amore sia allo stesso tempo la forza che muove il mondo e il motivo di distruzione di un popolo. Senza accorgervene vi ritroverete dietro  le pagine a fare il tifo per loro o a maledirli. Se siete delle persone romantiche questo libro è il vostro libro, se vivete l'amore come esperienza totalizzante questo è il vostro libro, se pensate che bisogna sempre lottare per ciò che si vuole questo è il vostro libro.

Alcune cose entrano nelle nostre vite per lo spazio di un respiro. E dobbiamo lasciarle andare, per consentire loro di illuminare un altro cielo.
 Devo aggiungere altro?



Vi informo comunque che il libro non è autoconclusivo, ce ne saranno altri.
Per chi avesse già letto il primo libro, vi anticipo che il sequel uscirà il 26 Aprile in lingua inglese, la data di uscita in Italia ancora non è stata resa pubblica dalla Newton Compton.
Speriamo non ci sia da aspettare molto perché sono troppo curioso. 



Per i curiosi ad oggi abbiamo a disposizione la copertina e la trama:


Sono circondata da ogni lato dal deserto. Un ospite, in una prigione di sabbia e sole. La mia famiglia è qui. E io non so di chi mi posso fidare.”

“In una terra sull’orlo della guerra, Shahrzad è stata strappata dall’amore del marito Khalid, il Califfo di Khorasan. Lei una volta lo credeva un mostro, ma i suoi segreti lo hanno rivelato un uomo tormentato dal senso di colpa e da una potente maledizione che potrebbe tenerli separati per sempre. Riunita con la sua famiglia, che ha preso rifugio con i nemici di Khalid, e con Tariq, il suo amore d’infanzia, Shahrzad dovrebbe essere felice. Ma Tariq ora comanda le forze riunite per distruggere l’impero di Khalid. Shahrzad è una prigioniera in bilico tra la fedeltà alle persone che ama. Ma lei rifiuta di essere una pedina ed escogita un piano.Mentre suo padre, Jahandar, continua a giocare con le forze magiche che ancora non capisce, Shahrzad cerca di scoprire i poteri che dormono inerti dentro di lei. Con l’aiuto di un vecchio tappeto a brandelli e di un giovane uomo tempestoso ma saggio, Shahrzad tenterà di spezzare la maledizione e ricongiungersi con il suo unico vero amore.









lunedì 4 aprile 2016

Recensione: "La signora della mezzanotte" di Cassandra Clare


Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l'unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un'indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova.






LA MIA RECENSIONE:

Come si può fare una recensione il più possibile oggettiva dopo aver letteralmente adorato tutte le saghe della Clare?

Spero di riuscirci.

Mi sono avvicinato a questo libro con una moltitudine di stati d'animo. Sicuramente eccitazione per il fatto che stessi cominciando una nuova saga della Clare, ma allo stesso tempo paura perché quando adori così tanto un'autrice, le aspettative sono tante e quindi si rischia di cadere da molto in alto.

Non è successo, anzi.

La storia parte con una Emma cresciuta rispetto agli avvenimenti che hanno sancito la morte dei suoi genitori, una Emma che è diventata un vero e proprio talento tra gli Shadowhunters, una Emma che vuole scoprire a tutti i costi la verità sui suoi genitori, una Emma legata in modo indissolubile al suo parabatai Julian.

E quando sentì che le si era fermato il cuore, seppe che anche il suo avrebbe fatto lo stesso e ne fu felice, perchè non avrebbe voluto vivere neppure un secondo in un mondo senza di lei.

Julian da quando suo fratello maggiore Mark è stato preso dalla caccia selvaggia è costretto a fare da padre ai suoi fratelli e l'unica persona in grado di alleviare le sue pene è proprio Emma e proprio per questo il loro rapporto da parabatai verrà messo a dura prova dovendo scegliere se seguire la legge degli Shadowhunters o quella del cuore.

Il ritmo della narrazione è incalzante, i personaggi sono caratterizzati magistralmente.
Prima di cominciare questa cavalcata munitevi di una persona che venga a staccarvi dal libro perché diventerà come una droga. Ho letto 500 pagine consecutivamente, senza nemmeno rendermene conto.

Ho amato il personaggio di Julian perché rispecchia  i miei valori e il mio senso del dovere ed ha quel pizzico di spregiudicatezza che non sempre gli permette di fare la scelta giusta, ma anche gli altri personaggi sono tutti fantastici e sono convinto che ognuno di voi si rispecchierà in loro.

Vista la maestria dell'autrice di incrociare le vite dei personaggi di saghe vecchie e nuove, vi consiglio di partire comunque dalla prima, in modo da assaporare a pieno ogni cosa che viene scritta. Lo so, dovrete recuperare un bel po' di volumi, ma non ve ne pentirete.


Per quanto riguarda questa nuova saga, sarà caratterizzata da 3 volumi che dovrebbero uscire a cadenza annuale, quindi dovremo attendere fino al 2017 per il seguito. Non vedo l'ora.



E voi lo avete scelto il vostro parabatai?




giovedì 4 febbraio 2016

Recensione: "La quinta onda-il mare infinito" di Rick Yancey

Come si fa a cancellare dalla faccia della Terra sette miliardi di persone? Cancellando ciò che li rende tali, la loro umanità. Sopravvivere alle prime quattro onde sembrava impossibile eppure Cassie Sullivan e i suoi compagni ci sono riusciti. Ora si ritrovano in un mondo che non riconoscono più, tutto è stato distrutto, anche quello che ci teneva uniti, che ci rendeva umani: "Non c'è speranza senza fede, non c'è fede senza speranza, non c'è amore senza fiducia, non c'è fiducia senza amore. Togli una sola di queste cose e l'intero castello di carte umano crolla". Con gli Altri alle costole, Cassie, Ben e Ringer si trovano di fronte a una scelta difficile: prepararsi ad affrontare l'inverno sperando nel ritorno di Evan Walker o partire alla ricerca di altri sopravvissuti. Perché il prossimo attacco è inevitabile - e imminente. La Quinta Onda, infatti, continua implacabile la sua avanzata, e il nemico non si fermerà fino a che la razza umana non sarà completamente annientata






LA MIA RECENSIONE:


Il romanzo  in questione è il sequel di "La Quinta onda" di Rick Yancey.
I protagonisti sono quelli che abbiamo lasciato nel primo libro, con qualche piccola aggiunta.
In questo volume però, conosceremo meglio la storia di  Ringer, in quanto buona parte del libro verrà raccontata dal suo punto di vista.

Per tutti i fans di Cassie e Evan  vi anticipo solamente che la loro storia verrà quasi messa in standby per lasciare spazio agli altri.
Questo libro meriterebbe 5 stelle, ma gliene do 4 perché le prime 80 pagine, come nel primo volume, mi fanno sempre un po' penare e la storia fa fatica a coinvolgermi.

Superate queste 80 pagine però è meglio che voi abbiate almeno tre ore disponibili per terminare il libro perché inizierà una galoppata senza sosta che vi terrà con il fiato sospeso tutto il tempo.

Senza fare alcun tipo di spoiler posso dirvi che tutto quello che pensate di aver capito nel primo libro, verrà stravolto in questo. Verrà stravolto al punto tale che non capirete più nulla e nemmeno voi saprete più a chi o a che cosa credere.

A quel punto sapete quale è l'unica cosa che vi resterà da fare??


Aspettare l'uscita del terzo volume.

venerdì 29 gennaio 2016

Recensione: "La quinta onda" di Rick Yancey


Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare.
In un'avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l'azione di Io sono leggenda, Rick Yancey narra l'avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.











LA MIA RECENSIONE:


Quante volte vi siete posti la domanda: siamo soli nell'universo?
Fidatevi di me, dopo questo libro spererete di esserlo. Avete presente i cerchi nel grano? I rapimenti alieni?In questo libro non c'è niente di tutto questo, gli alieni sono già tra noi, anzi, dentro di noi.
All'inizio sono partito molto negativo verso questo libro perché nella primissima parte i discorsi erano veramente di un livello bassissimo. Ci si trova davanti a frasi del tipo:

In pubblico piangevamo per chi ci aveva lasciati. In segreto per lo smartphone, la macchina, il microonde e internet
Personalmente davanti a cose così mi viene voglia di chiudere.  Frasi del genere sicuramente denotano la voglia dell'autore di riferirsi a un pubblico molto giovane. Peccato che io roba del genere  non la dicessi nemmeno quando avevo 11 anni.

  Dopo questa prima parte negativa però arriva la sorpresa. Si, la sorpresa, perché il romanzo mette il turbo e decolla sia a livello di storia che di serietà nei discorsi, cosa doverosa a mio parere visto che spesso si parla di gente che muore.

La storia comincia con Cassie, una ragazza sopravvissuta all'invasione degli alieni che ci spiega con vari flashback cosa è successo prima. Non spaventatevi se all'inizio Cassie parla  di prima onda, seconda onda, terza onda e quarta onda e voi rimarrete imbambolati  senza capire. Mano a  mano vi verrà svelato tutto.

All'inizio della storia ci si trova di fronte a qualche assurdità, come ad esempio il fatto che con un' astronave aliena sulla testa la protagonista pensa ad uscire con i ragazzi oppure al fatto che continui ad andare a scuola come se nulla fosse.
Sicuramente la storia prende qualche spunto qua e la, come da "L'ospite" della Meyer, qualcosa da film come "la guerra dei mondi"(il solito impulso elettromagnetico che mette fuori uso tutti gli apparecchi), ma nel complesso riesce comunque a creare una storia tutta nuova che riesce a suscitare una gigantesca curiosità di sapere come andrà a finire. Considerate  che l'ho letto in un solo giorno per come ero preso, quindi ve lo consiglio vivamente.

In questa tipologia di libri, dovendo ognuno lottare per la propria sopravvivenza, si perde la misura di giusto o sbagliato, quindi non ci sono buoni o cattivi in senso assoluto. Per sopravvivere tutti dovranno uccidere.

Compratelo, datemi retta, ne vale davvero la pena nonostante l'inizio tentennante. 4 stelle!!!



mercoledì 27 gennaio 2016

Recensione: "La ragazza del treno" di Paula Hawkins



La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel? 





LA MIA RECENSIONE:

Ho visto acquistare questo libro a persone che non avevano MAI letto un giallo neanche per sbaglio. Così mi è venuta la curiosità e l'ho provato, essendo anche io una non avvezza a questo genere di narrativa. Ebbene, ho capito come mai abbia riscosso così tanto successo!

Iniziamo da ciò che si vede: la sovracopertina è quasi morbida e se la si toglie rimane un libro nero lucido. Fantastico!

In realtà sono tre le protagoniste: Rachel, Megan e Anna. Anche se si tende a vedere Rachel come l’unica protagonista.

Rachel ogni giorno percorre quella tratta ferroviaria due volte per andare e tornare dal lavoro. È una donna disperata, piatta, sull'orlo dell'alcolismo dopo che il suo ex marito, ora sposato con una nuova donna e con un figlio, vive nella precedente casa coniugale, proprio su quella linea ferroviaria.
Dal finestrino Rachel osserva quotidianamente una coppia e, in base agli atteggiamenti e ai loro gesti, ne immagina la vita. Quando però un delitto viene commesso, lei diventa investigatrice perché testimone delle azioni dei due.

L'investigazione è assolutamente assente, è tutto solo nella testa della protagonista: è lei che pensa, che riflette, che cerca di ricordare, che va in giro per la città a racimolare indizi, che cerca di capire che cosa sia successo..
E anche se verso la fine capisci cosa è successo veramente ancora prima che lo racconti lei, è proprio questo il bello: tu conosci la verità ancora prima che la protagonista lo ammetta a sé stessa, ed è come se temessi per lei.

Si legge in una giornata e scorre in modo molto fluido.





Approvato con il massimo dei voti!

lunedì 25 gennaio 2016

Recensione: "The queen of the tearling" di Erika Johansen



Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Protetta dal gioiello del Tearling uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici - e difesa dalla Guardia della Regina - un gruppo scelto di cavalieri guidato dall'enigmatico e fedele Lazarus - Kelsea ha bisogno di tutto l'aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue. Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda... se solo riuscirà a sopravvivere! 


LA MIA RECENSIONE:


Questo libro è stato un regalo, ma io stesso se lo avessi visto in libreria lo avrei tenuto stretto a me  e sarei corso subito alla cassa a pagare per paura che qualcuno me lo rubasse.
Tenendolo in mano si ha la sensazione di avere qualcosa di antico, di prezioso, qualcosa da chiudere in uno scrigno e da maneggiare con moltissima cura.
Copertina perfetta, accostamento nero e oro fantastico, pagine trattate in modo da sembrare una pergamena, segnalibro dorato, mappa estraibile al suo interno.

Cosa si può volere di più da un libro??

Una storia con un minimo di azione tanto per cominciare.

Si comincia il libro pieni di aspettative e man mano che si prosegue nella lettura una domanda comincia a farsi strada nella mente , prima come un dubbio, poi quasi come una supplica:

Quando diavolo succede qualcosa??

Ho finito il libro senza una risposta.

Non mi sono mai sentito coinvolto nella storia, non ho sofferto con la protagonista, non ho pregato per lei, non ho avuto paura per lei, insomma ho vissuto la storia con grande di stacco.

Il titolo del libro potrebbe essere tranquillamente cambiato con "La regina della noia", voi che ne dite?

L'abito non fa il monaco, ora ne sono certo. Bocciato!!


2 Stelle!

mercoledì 20 gennaio 2016

Recensione: "Il dominio del fuoco" di Sabaa Tahir


C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero…
Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.

LA MIA RECENSIONE:

L'unico aspetto negativo che viene in mente una volta finito il libro è il fatto che non vi sia il sequel già  disponibile. 

Questo libro ti cattura sin dalla prima pagina, lascia poco spazio alle descrizioni e quindi la storia procede in modo incalzante e tu sei dietro le pagine, una volta con Laia ed una volta con Elias, che preghi, speri e sogni con loro.

Ci sono momenti in cui la crudeltà e il male  hanno il sopravvento, ma questo libro ci insegna proprio che MAI tutto è perduto, c'è sempre qualcosa in cui sperare.

L'ambientazione è cupa ed opprimente e la si avverte vividamente in ogni singola pagina e ci si aggrappa stretti ai due protagonisti per uscirne, soprattutto nel finale.
Anche i personaggi secondari svolgono un ruolo primario nella storia, ma soprattutto ti lasciano sempre nel dubbio perché non capisci mai fino in fondo da che parte stiano, nemmeno a libro terminato.

Considerando che questo è il libro d'esordio dell'autrice, cosa dovremmo aspettarci dal sequel?? (in uscita il 16 Agosto in America) Fatemi sapere cosa ne pensate!!!  Alla prossima recensione
5 stelle meritate!!






lunedì 18 gennaio 2016

Recensione: "Il profumo delle foglie di limone" di Clara Sánche

Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché ciò che è successo non cada nell'oblio.


LA MIA RECENSIONE

Forse andrò controcorrente ma a me il libro è piaciuto.

Interessante la scelta dell'autrice di costruire il romanzo sul racconto dei due protagonisti, narratori di sé stessi.
Coinvolgente la storia che conduce il lettore a riflettere sull'Olocausto attraverso gli occhi dei due protagonisti: un anziano sopravvissuto e una giovane donna che conosce di questa tragedia solo quanto dicono i libri di storia.

Sicuramente preferisco Julían a Sandra perché quest'ultima è un po' una che non sa stare al mondo, si infila in situazioni ambigue e anche se ne ha la possibilità non ne esce fuori. Non sono riuscita ad affezionarmi alla protagonista femminile e forse questo ha penalizzato la mia esperienza del romanzo.

Belle le riflessioni sulla vecchiaia, bello l'incontro tra due generazioni e due universi che, paralleli, popolano ogni angolo di ogni città, ma solitamente non si interfacciano.

Speravo si parlasse di più della storia dei due norvegesi, di tutta la Confraternita (compresa quella di Alberto che probabilmente era una delle più interessanti) e che venisse coinvolta un po' di più la figlia di Julían, che sembra invece disinteressata al padre.

Il titolo non mi è ancora chiaro adesso e neanche la copertina.


In alcuni momenti la storia è noiosa e per questo merita 4 stelle.

sabato 16 gennaio 2016

Recensione: "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu

Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.


LA MIA RECENSIONE:

Questo libro mi ha conquistato sin da subito evocando nella mente i libri di fiabe che leggevo da bambino. Vengono richiamate le atmosfere dark dei film di Tim Burton e contemporaneamente la loro delicatezza. È un romanzo di formazione che tiene incollato il lettore per tutte le due ore necessarie a completare le 160 pagine di cui si compone. 

Un viaggio poetico, divertente e struggente allo stesso tempo, un viaggio che è la parabola dell'amore, quello vero, fatto di rischi, attese e gelosie.

Vi lascio con una delle frasi più belle del libro :

Di cosa ho paura? Di te, o meglio, di me senza di te...

Per chiunque non avesse ancora avuto modo di leggerlo vi consiglio di correre in libreria a prenderlo, questo libro merita di stare nella vostra libreria. Promosso a pieni voti.




5 stelle!!!

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