lunedì 25 gennaio 2016

Recensione: "The queen of the tearling" di Erika Johansen



Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Protetta dal gioiello del Tearling uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici - e difesa dalla Guardia della Regina - un gruppo scelto di cavalieri guidato dall'enigmatico e fedele Lazarus - Kelsea ha bisogno di tutto l'aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue. Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda... se solo riuscirà a sopravvivere! 


LA MIA RECENSIONE:


Questo libro è stato un regalo, ma io stesso se lo avessi visto in libreria lo avrei tenuto stretto a me  e sarei corso subito alla cassa a pagare per paura che qualcuno me lo rubasse.
Tenendolo in mano si ha la sensazione di avere qualcosa di antico, di prezioso, qualcosa da chiudere in uno scrigno e da maneggiare con moltissima cura.
Copertina perfetta, accostamento nero e oro fantastico, pagine trattate in modo da sembrare una pergamena, segnalibro dorato, mappa estraibile al suo interno.

Cosa si può volere di più da un libro??

Una storia con un minimo di azione tanto per cominciare.

Si comincia il libro pieni di aspettative e man mano che si prosegue nella lettura una domanda comincia a farsi strada nella mente , prima come un dubbio, poi quasi come una supplica:

Quando diavolo succede qualcosa??

Ho finito il libro senza una risposta.

Non mi sono mai sentito coinvolto nella storia, non ho sofferto con la protagonista, non ho pregato per lei, non ho avuto paura per lei, insomma ho vissuto la storia con grande di stacco.

Il titolo del libro potrebbe essere tranquillamente cambiato con "La regina della noia", voi che ne dite?

L'abito non fa il monaco, ora ne sono certo. Bocciato!!


2 Stelle!

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